Referendum, perché tutti temono una crisi delle banche

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referendum Renzi Firenze

Referendum in Italia, se vince il no Renzi si dimette, ma non è il solo problema. La paura è una crisi delle banche, vediamo perché.

L’Italia è ad un bivio, dopo solo 60 governi il bel paese ora deve fare i conti con lo spettro del populismo dilagante e con lo spettro di una  nuova crisi politica  che spaventa l’Eurozona. Vediamo quali sono i  motivi del perché il risultato del referendum può avere importanti conseguenze economiche.

Mancano poche ore al voto del Referendum Costituzionale  del 4 dicembre 2016 voluto da Matteo Renzi, le previsioni sono tutte per la vittoria del “No” , un voto che se a Renzi costa il posto da Presidente del Consiglio agli italiani piaccia o  non piaccia potrebbe costare di più, ma ancor di più costa e pesa sulla zona euro motivo per cui il premier ha ricevuto il pieno appoggio da tanti leader tra i quali anche Obama oltre ovviamente alla Germania.

Perché il voto del referendum è importante per le banche

La verità dietro l’angolo nonostante tutte le sparate politiche sui giornali vicini a partiti politici e non,  è legata al rischio che dopo la Brexit , la vittoria di Trump negli Usa i mercati si debbano beccare una nuova sconfitta: la caduta del governo Renzi, ma non perché   il premier italiano  è simpatico, ma  perché ci potrebbero essere elezioni anticipate  e la possibile vittoria dei partiti euroscettisci, ovvero il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord. Una prospettiva questa che potrebbe far  tremare tutti i mercati.

Ecco questo è uno dei primi e reali motivi per cui se vince il “no” si genera incertezza, quell’incertezza che costringerà subito la Banca Centrale Europea ad intervenire con forza per acquistare i titoli di Stato per arginare la speculazione.

A  questo si aggiunge la reale situazione economica del paese Italia il cui rapporto debito-Pil,  è al 133%, e la debolezza del sistema bancario italiano con il problema dei crediti in sofferenza che ancora non è stato risolto.

In sintesi , L’Italia ha bisogno di fare le riforme e anche se  la Riforma Costituzionale proposta dal Governo è un pasticcio  che  genera confusione, ha bisogno di stabilità politica per garantire gli impegni assunti per salvare le banche,  una crisi del sistema bancario italiano che possa minacciare la zona euro con tutte le conseguenze del caso, come ad esempio eventuali ripercussioni sulla  ricapitalizzazione di 5 miliardi  prevista per il Monte Paschi di Siena fa paura a tutti.

 

 

 

 

 

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