10 consigli per risparmiare energia e ridurre la bolletta elettrica

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risparmiare energia

Come risparmiare energia elettrica? Seguite questi semplici consigli. Ad esempio mettete un monitor dei consumi e capirete subito quanta energia consumate quotidianamente. E da lì in poi tagliare sui costi del contatore sarà più semplice.

La crisi impone di tagliare le spese in casa? Che cosa si può fare per il costo della bolletta elettrica? Ecco 10 consigli per risparmiare energia piuttosto semplici. Con una considerazione iniziale: viviamo un tempo in cui la tecnologia, fra elettrodomestici, tv, pc e smartphone è fondamentale. Il primo modo di risparmiare è, se possibile, usarli un po’ di meno.

1) MONITOR DEI CONSUMI. La prima azione intelligente da fare per tagliare le spese sull’elettricità è installare un monitor dei consumi. E’ un dispositivo che conteggia in tempo reale il consumo di energia della propria abitazione. L’installazione è semplice, basta un cacciavite, l’effetto assicurato: vi accorgerete subito di quanto consumate.

2) SPIE. Prima di uscire di casa. Prima di andare a dormire. Quando proprio non servono. Spegnete lo standby degli apparecchi che consumano energia. In altre parole staccate la spina. Fatelo diventare un’abitudine e vedrete come i consumi inizieranno a calare…

3) SCALDABAGNO. Lo scaldabagno elettrico consuma tantissimo. Sostituitelo: la spesa di acquisto di uno scaldabagno di ultima generazione (classe A) verrà assorbita in un tempo piuttosto breve dalla diminuzione del costo in bolletta dell’energia. E poi ora è il momento di cambiare gli elettrodomestici perché c’è la detrazione Irpef del 50%.

4) LAVASTOVIGLIE. Il tubo di adduzione della lavastoviglie è collegato all’acqua fredda? Scollegatelo e collegatelo all’acqua calda. Difatti se il vostro impianto di riscaldamento dell’acqua funziona con una caldaia a gas le prestazioni energetiche miglioreranno fino ad arrivare a quelle di un elettrodomestico A++. E il trucco funziona ancora meglio se la caldaia è alimentata dal solare termico.

5) FORNO. Il forno consuma molto ma per tante persone è indispensabile. Quello ventilato distribuisce il calore più uniformemente e quindi necessita di meno energia. Volendo è possibile non disperdere l’energia mettendo un mattone refrattario nella parte bassa dell’elettrodomestico in modo che trattenga il calore. Altro suggerimento è quello di spegnere qualche minuto prima della cottura, che tanto quando il forno è alla temperatura giusta il cibo cuoce lo stesso.

6) FRIGORIFERO (prima parte). Il frigorifero, essendo acceso sempre, è uno dei maggiori consumatori di energia in casa. Ma come si regola la temperatura? La gradazione numerica solitamente presente nei nostri frigoriferi non spiega bene a cosa si riferisce. Meglio mettere un termometro all’interno per capire quale è veramente la temperatura e regolare la refrigerazione di conseguenza.

7) FRIGORIFERO (seconda parte). Tenere pulito il radiatore del frigorifero ne migliora le prestazioni. Per farlo bisogna spostare dal muro l’elettrodomestico e pulire con un pennello o uno straccio la parte anteriore. Il guadagno energetico è assicurato.

8) LAVATRICE. Per tagliare il fabbisogno energetico della lavatrice ci sono due soluzioni. Installare un miscelatore per lavatrice che usa l’acqua già calda ed evita all’elettrodomestico di scaldarla. Oppure acquistare una lavatrice a doppia adduzione.

9) LAMPADINE. Le vecchie lampadine a incandescenza consumano troppo. Quelle a fluorescenza o a LED costano di più ma consumano meno e durano a lungo. Il costo della sostituzione viene assorbito nel tempo. Avete provato una volta le lampadine a LED ma vi sembrava emettessero una luce troppo fredda? Ora in commercio ci sono anche dei LED che rilasciano una luce più calda.

10) TERMOSIFONI. Siete fanatici del “caldo bagno” elettrico? Provate ad installare delle valvole termostatiche sui  termosifoni, in modo da poter regolare la temperatura a seconda delle stanze. Mettere le valvole a tutti i caloriferi della casa può essere una spesa, ma verrà facilmente riassorbita nel giro di due anni se l’alternativa è l’elettricità consumata dal “caldo bagno”.

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