Le università che fanno guadagnare meglio in Italia nel 2017

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Università Bocconi Italia

Università e lavoro: quali sono le università che convengono di più per gli sbocchi lavorativi? Basta guardare le percentuali degli occupati dopo la laurea e la media degli stipendi. Ai primi posti le università milanesi.

Milano è la città giusta se siete interessati a buoni guadagni dopo la laurea. Nella classifica delle università dell’University Report 2017 ai primi tre posti, per retribuzione annua lorda dei giovani tra i 25 e i 34 anni dopo la laurea, ci sono tre università milanesi. Dunque vuol dire che gli studenti della Bocconi, del Politecnico e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sono quelli che, mediamente, guadagnano di più in Italia dopo la laurea.

I dati dicono che il 57,7% dei giovani laureati risulta occupato entro i tre anni successivi alla laurea, mentre la media europea è 80,7%. Dunque in Italia il contesto lavorativo è ancora quello di un mercato in crisi. Per quanto leggermente migliorato rispetto agli anni precedenti, il dato sottolinea comunque l’arretratezza italiana nel passaggio dalla formazione al lavoro. Un solo esempio: in Germania il 92,6% dei laureati trova lavoro entro tre anni.

Gli stipendi più alti dopo la laurea, dopo Milano le altre università

Ecco perché risulta ancora più importante fare certe scelte e dunque conoscere quali sono le facoltà e le università dove il passaggio dallo studio al lavoro avviene più facilmente. Ai primi tre posti come abbiamo visto tre strutture milanesi, segue poi la Luiss Guido Carli di Roma, l’Università degli Studi di Siena, quella di Bologna, la Ca’ Foscari di Venezia, e distaccate quelle romane di Tor Vergata e Roma Tre, l’Università di Genova, Milano Bicocca e a seguire tutte le altre.

Chi è laureato guadagna meglio, ma studiare costa

In generale dati dati emerge che in effetti chi ha una laurea guadagna tendenzialmente di più, anche se va detto che – soprattutto le prime che abbiamo visto sul podio – sono più costose della media.

La forbice negli stipendi tra i laureati e i non laureati è sottile nella fascia dei più giovani, 15-24, ma cresce molto nella fascia 25-34. E’ con la laurea magistrale che si sente la differenza. Dunque studiare paga, ma allo stesso tempo costa. E non tutti se lo possono permettere. Ma chi può, a mira a un inserimento veloce nel mondo del lavoro e da subito con retribuzioni alte e buoni guadagni, deve tenere conto di questi dati relativi alla situazione italiana del 2017.

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